Pescare nelle lagune a Torre Pali

Nei pressi di Torre Pali ci sono acque interne salmastre (le acque interne del Salento leccese detti “bacini a marea”) che hanno avuto origine dai complessi palustri bonificati attraverso la creazione di canali. Esse comunicano quasi tutte con il mare e sono adatte all’allevamento dei pesci, oltre ad essere dimora di mammiferi,insetti e piante.
Qui è facile incontrare altri pescatori con cui condividere la stessa passione e in particolare nel comprensorio del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi” ci sono i Bacini di Ugento ove si puiò riscoprire un’arte, quella della pesca, spesso tramandata da padre in figlio.

I bacini di Ugento meta ideale per gli appassionati di pesca, si incontrano tra Torre San Giovanni e Punta del Macalone e poi presso Torre Pali (il Bacino di Pali), alle spalle della spiagge.
Si susseguono da nord a sud i bacini Suddenna, Bianca, Ulmo, Rottacapozza, Spunderati, tutti connessi tra loro.

Il Bacino di Pali invece risulta non collegato agli altri, ed è meta anche di turisti che vogliono semplicemente fare una passegiata tra la flora singolare della zona con la famiglia, portando con sé magari anche i propri animali da compagnia: si vedranno l’Ipomoea sagittata, l’incantevole orchidea palustre e piante insolite come il cardo mariano, dalle fragranze pungenti, dagli odori caratteristici e dai colori vistosi.

Una passeggiata naturalistica agli amanti del “bird-watching” consentirà di ammirare i nidi nei cunicoli sabbiosi del martin pescatore, i piccolissimi tuffetti che nuotano negli stagni difficili da avvistare, l’usignolo di fiume nascosto tra i cespugli, il beccamoschino ed il falco di palude.
Se si è fortunati, si vedrà anche qualche testuggine palustre, una specie protetta di cui è proibito il commercio e la detenzione.

Ma nel bacino di Pali, l’attività maggiormante praticata dai locali e dai turisti, è la pesca della ricciola (Seriola dumerili Risso) pesce dal comportamento gregario che ha avuto un buon adattamento all’allevamento intensivo. La cattura di esemplari giovani dal color giallo ambra, in estate lascia il posto alla cattura di esemplari di dimensioni maggiori, di color grigio-azzurro.

Armandosi di pazienza, sarà possibile catturare anche qualche orata (Sparus aurata): solo una smodata passione può giustificare tanto impegno per questo pregiato pesce che riesce a vivere in acque con un ampio range di salinità, dall’ambiente marino alle lagune costiere.
Le orate nascono di sesso maschile, e in condizioni di cattività, come nel Bacino di Pali, l’inversione sessuale viene condizionata da fattori sociali, per cui le pozze non saranno mai sovraffollate.

Quindi molto spesso, dedicandosi all’attività della pesca nelle lagune di Torre Pali, tra gli odori e i profumi sprigionati dalla natura, è più probabile tornare a casa col carniere pieno che a mani vuote, un carniere da mostrare con orgoglio.

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